La nascita di queste singolari costruzioni è da imputare al Regno di Napoli che nel XV secolo, con un editto, obbligava ogni nuovo insediamento urbano al pagamento di un tributo. I conti di Conversano, proprietari dell'area su cui sorge oggi Alberobello, per aggirare questo provvedimento, imposero ai contadini di edificare le loro abitazioni a secco, senza cioè utilizzare malta, risultando così costruzioni precarie e di facile abbattimento.
I tetti a cupola dei trulli sono abbelliti con pinnacoli decorativi, la cui forma ha come soggetto elementi simbolici, mistici e religiosi e ne identificavano l'artigiano costruttore. In base alla qualità della fattura del pinnacolo si poteva dunque identificare non solo la bravura artigianale del costruttore, ma anche il valore della costruzione; infatti la spesa nella costruzione del trullo permetteva di individuare le famiglie più abbienti da quelle meno facoltose.
Mentre per i simboli dipinti sopra i tetti dei trulli va attribuito un significato religioso.
Il trullo più grande di Alberobello è chiamato Trullo Sovrano; costruito dalla famiglia Perta nella metà del Settecento, è un edificio a due piani adibito oggi a museo. D'estate è sede di manifestazioni di varia natura.
I trulli nel periodo natalizio
Nessun commento:
Posta un commento